venerdì 26 ottobre 2012

7 cose fondamentali per un fumettista



Nel mio quotidiano, come credo nella vita di ogni fumettista, ci sono alcune cose fondamentali senza le quali non potrei fare quello che faccio.

1) La carta: ne uso tanta, tantissima, di diversa grammatura, spessore, colore, trasparenza, grana... Conscio del fatto di avere una parte di responsabilità del disboscamento globale, cerco di recuperare portando avanti alcune piccole abitudini per alleviare almeno un po' il senso di colpa, quindi raccolta differenziata e pochi sprechi.

2) Matite e gomma: assolutamente indispensabili e quindi quasi sempre in borsa. Quando trovi la matita giusta non la abbandoni più. Per un fumettista il suono di una matita che cade equivale ad un frastuono insopportabile o alle unghie sulla lavagna per qualsiasi altra persona normale.

3) Le penne (o i pennelli, i pennarelli...): è un rapporto difficile quello con le penne. Perché devi averne molta cura e ti abbandonano sempre nel momento peggiore e non riesci mai a sostituirle senza che il cambiamento rappresenti un dramma. Le penne possono ribellarsi alla tua schiavitù quando meno te lo aspetti, lasciandoti nel panico nel bel mezzo di quella tavola importantissima sulla quale hai lavorato tanto e sulla quale conti per la buona riuscita dell'intero capitolo... Quando una penna è stanca non c'è più niente da fare: provi a pulirla, ricaricarla, agitarla, lasci la punta in acqua e apposito detersivo per giorni sperando che torni allo splendore di un tempo, quando ti trovavi a riempire fogli e fogli di ghirigori solo per il gusto di tracciare delle bellissime linee con quella penna... Raramente il restauro riesce, ma il più delle volte quando una penna inizia a stancarsi è praticamente impossibile che torni a funzionare come un tempo e devi arrenderti e, triste e sfinito, andare a comprarne una nuova.

4) L'inchiostro: se un giorno mi incontrate e nel darmi la mano vi accorgete che ho le unghie nere, vi prego, non pensate che io sia sporco. Sono una persona pulita e mi lavo le mani innumerevoli volte al giorno. Semplicemente, quando ti sporchi le unghie con l'inchiostro di china restano macchiate per giorni e non c'è niente da fare.

5) Il computer: per chi, come me, colora le sue tavole in Photoshop, ovviamente è indispensabile. Ma ovviamente serve anche per cercare immagini, per inviare i file al tuo editore, per gestire il tuo blog (dove scrivi post assolutamente inutili come questo) ed i social network, fondamentali per mantenere i rapporti con i lettori.

6) La musica, i libri, il cinema: perché trarre ispirazione è importante, così come imparare e confrontarsi con altri autori ed altri media.

7) Il primo lettore: è una figura importantissima perché solo nel momento in cui il tuo lavoro viene visionato da un'altra persona puoi capire se è davvero riuscito bene. Ovviamente, deve trattarsi di qualcuno che abbia un giudizio del quale ti fidi: se è un editor o qualche addetto al settore il momento della prima lettura comporta per l'autore anche una certa ansia. Ma se invece è una persona esterna al mondo del fumetto, che legge semplicemente come un lettore, allora c'è una certa gioia in quel momento, un certo stupore, ed ogni osservazione risulta ancora più preziosa; se poi questa persona è anche qualcuno che ti è vicino nel quotidiano e quindi vive insieme a te le fasi del tuo lavoro, allora è il massimo. Anzi, il massimo è quando questa persona è anche la persona che ami e, nonostante tu non faccia altro che parlare del tuo fumetto, anziché annoiarsi si appassiona alla tua storia... Allora non puoi chiedere di più.

... Tutto questo è per dire grazie a questa persona per la pazienza ed il suo impagabile entusiasmo.

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